Virginia nella guerra di secessione americana

Mappa dello Stato della Virginia, Old Dominion.

La Virginia, nella guerra di secessione americana, divenne una parte importante degli Stati Confederati d'America a partire dal momento in cui si unì a loro. Nella sua qualità di Stato del Sud che deteneva schiavi tenne una Convention legislativa col compito di affrontare l'esito delle elezioni presidenziali del 1860, che avevano visto vincitore il candidato del neonato Partito Repubblicano, Abraham Lincoln.

La Virginia votò a favore della separazione unilaterale dagli Stati Uniti d'America il 4 aprile 1861. L'Assemblea indetta a tale scopo - assieme ad una gran parte dell'opinione pubblica - si orientò verso questa decisione dopo il 15 aprile, quando Lincoln chiese a tutti gli Stati ancora nell'Unione l'invio di truppe per reprimere la ribellione scoppiata con la battaglia di Fort Sumter, che vide la caduta del Fort Sumter nelle mani dei secessionisti armati.

Localizzazione di Wheeling (Virginia Occidentale).

I delegati alla Convention a questo punto scelsero di approvare il decreto di secessione. In reazione a questa decisione, si costituì immediatamente un governo fedele all'Unione a Wheeling, a nord-ovest della Virginia; il Congresso degli Stati Uniti votò per la creazione di uno Stato separato, fedele all'Unione, composto dalle 50 contee a nord-ovest della Virginia, e fu chiamato Virginia Occidentale.

Nel frattempo, a maggio, i Confederati decisero di trasferire la loro capitale da Montgomery, in Alabama, a Richmond, in Virginia, in parte perché la difesa di questo Stato veniva considerata essenziale per la sopravvivenza della nuova nazione.

Localizzazione di Alexandria (Virginia).

Il 24 aprile l'esercito dell'Unione entrò in Virginia da nord e conquistò immediatamente Alexandria senza sparare un solo colpo.

Localizzazione della Virginia settentrionale.

La maggior parte degli scontri bellici nel quadro del Teatro Orientale si svolsero sul territorio della Virginia, in quanto i secessionisti si impegnarono per difendere la loro capitale, mentre d'altra parte il Nord richiedeva la "marcia trionfale su Richmond" con l'intento di abbattere al più presto il governo confederato.

Le manovre e i successi del generale confederato Robert Edward Lee nel difendere Richmond furono uno dei temi centrali della storia militare della guerra civile. La Casa Bianca della Confederazione, situata a pochi isolati a settentrione del Campidoglio di Richmond, divenne presto la dimora ufficiale della famiglia del presidente degli Stati Confederati d'America, l'ex senatore federale del Mississippi Jefferson Davis.

«Malgrado i lati negativi consistenti principalmente nella posizione politica di Richmond nella guerra di secessione americana, la Virginia si prestava estremamente bene alla difesa, tanto da giustificarne il soprannome di "porta di ferro della Confederazione".»


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